bepul

La promessa sposa di Lammermoor, Tomo 1

Matn
iOSAndroidWindows Phone
Ilova havolasini qayerga yuborishim mumkin?
Mobil qurilmada kodni kiritmaguningizcha oynani yopmang
TakrorlashHavola yuborildi

Mualliflik huquqi egasi talabiga ko`ra bu kitob fayl tarzida yuborilishi mumkin emas .

Biroq, uni mobil ilovalarimizda (hatto internetga ulanmasdan ham) va litr veb-saytida onlayn o‘qishingiz mumkin.

O`qilgan deb belgilash
Shrift:Aa dan kamroqАа dan ortiq

CAPITOLO III

 
„ Più vortici di fumo sovrastanti
„ Alle cime degli alberi conserti,
„ Fecero alfine accorti i vïandanti
„ D'uomini abitator di que' deserti. „
 
Spencer.

Lucia serviva di guida al padre, che ben ne avea d'uopo, perchè, tutto inteso alle sue meditazioni politiche, e alle cure della società, non sapea camminare pei proprj dominj, tanto più che i doveri del gran cancellierato lo teneano a Edimburgo la maggior parte dell'anno. Lucia invece, passava quivi le intere stati, e, o fosse inclinazione, o fosse perchè non avea meglio che farsi, non eravi in que' dintorni un viottolo, un'altura, una macchia che la donzella non conoscesse perfettamente.

Dicemmo che agli occhi del lord Cancelliere non erano indifferenti le bellezze della natura, ma, per rendergli giustizia, dobbiamo aggiungere ch'ei le vedea con nuovo diletto, quando gli era spositrice nel contemplarle l'amabile Lucia, che appoggiandosi al braccio del padre, con soavi ed affettuosi modi, lo sollecitava ad ammirare, ora una quercia gigantesca che avea disfidato il poter de' secoli, or belle lontananze portate all'occhio da un foro aperto in linea retta per mezzo alla serie delle siepi che ricigneano i tortuosi viali di quelle specie di labirinti, or vaghe pianure, or ricchi poggi, talvolta il mare, che colle sue onde, allora tranquille, allo specchio d'un placido lago rassomigliava.

Nel fermarsi a godere una di queste prospettive, Lucia avvertì il padre che mancavano appena due passi per giungere alla capanna della vecchia da lei protetta. Di fatto, tenendo un sentieruolo che girava attorno di una collinetta, giunsero in una capanna situata in oscura e profonda valle, e priva di luce come gli occhi di colei che vi soggiornava.

Pendea al di sopra di questa capanna una discoscesa rupe, la cui sommità minacciava di seppellire, cadendo, sotto le proprie rovine il misero edifizio che sotto di essa ascondevasi. Fabbricate di terra ne erano le muraglie, e il tetto coperto di stoppia, trovavasi in tale stato che additava necessità d'istantanea riparazione. Solo una lieve colonna di fumo che saliva lungo l'altezza della roccia, dimostrava abitato quell'edifizio, e additava in uno l'economia prodotta da povertà di chi entro vi si riparava. Entro un orto cinto da una siepe di sambuco, che solo imperfettamente ne muniva l'ingresso, vedeasi la vecchia, seduta in poca distanza da alcuni alveari, da cui ritraeva i principali modi della sua sussistenza.

Per quanto gravi disastri ella avesse sofferti, per quanto miserabile un tal soggiorno si dimostrasse, si scorgea subito al primo vedere questa singolar donna, che la forza degli anni, o delle sciagure, o l'indigenza e le infermità, non ne aveano invilito in guisa alcuna il coraggio.

La trovarono seduta sopra uno scanno di legno, cui sovrastava un salice piangente di non ordinaria grandezza. La statura di lei alta e dignitosa, sol lievemente incurvavano gli anni. Vestita da contadina, osservavasi in questi abiti una singolare mondezza, ed erano aggiustati con tal qual gusto ed eleganza, rari a scorgersi per mezzo a quella classe di società. Ma soprattutto gli atteggiamenti della fisonomia di questa donna faceano impressione in quelli che la vedeano, costringendoli ad aver per essa quella deferenza e quel rispetto che la miseria del tugurio non ispirava, e che ella accoglieva con disinvoltura, come chi sente di meritare siffatto omaggio. Stata in altri tempi bella, fu però la sua bellezza piuttosto maschile che dilicata, nè tale da sopravanzare alla freschezza della gioventù. Ciò nulla meno da que' lineamenti credeasi scorgere mente assennata ed usa a meditare, e una non disdicevole alterezza, che, non meno delle sue vesti, dava a divedere come ella si giudicasse superiore alle persone colle quali era costretta a convivere. Parea fino incredibile, che un volto privo de' vantaggi che dagli occhi riceve, potesse avere un'espressione tanto significante; pur que' suoi occhi chiusi nulla presentavano che da lei allontanasse gli sguardi, e sarebbesi detta addormentata, se del contrario non avesse persuaso la vivacità dei lineamenti che la sembianza di lei animavano.

Lucia dopo avere alzato il saliscendi che chiudeva la porta dell'orticello, si volse con questi detti alla vecchia: „ mia buona Alisa, vi conduco mio padre che ha desiderato vedervi. „

„ Siate entrambi i ben venuti, miss Asthon! „ rispose Alisa, voltasi per chinare il capo verso la banda ove la voce di Lucia indicavagli essere lo straniero.

„ Buona madre, questa mattinata è bella per le vostr'api, „ le disse il Cancelliere, sorpreso dall'esterno di Alisa, e curioso di conoscere se a queste apparenze i discorsi di essa risponderebbero.

„ Lo credo anch'io, Milord, perchè l'aria mi sembra men rigida degli scorsi giorni. „

„ Ma voi non potete da voi medesima prendervi cura di questa picciola popolazione: come la governate voi? „

„ Come i re governano i loro sudditi; per via di delegati, e son capitata bene nello scegliere il mio primo ministro. „

Nel medesimo tempo portò la mano ad uno zufoletto d'argento che le pendeva dal collo, strumento che anche in que' tempi adoperavasi a chiamare i servi; al qual segno uscì della capanna una giovinetta di circa quindici anni, vestita assai meglio di quanto avrebbe potuto aspettarsi, e non quindi forse con tutta quella aggiustatezza che sarebbesi scorta, se la padrona di lei avesse avuto l'uso de' proprj occhi.

„ Barbara, le disse la vecchia, porgete pane e mele a Milord, e a miss Asthon, e serviteli con prontezza e buona grazia; così mi perdoneranno più facilmente, se non posso offrir loro nulla di meglio. „

Barbara eseguì il comando con tutta la gentilezza di cui sentivasi capace; e volgea i piedi e le gambe da una banda, intanto che la sua testa prendea una linea opposta per la curiosità nata in essa di guardar ben bene la faccia del Lord, più spesse volte rammemorato che veduto dai suoi vassalli. Il pane e il mele vennero collocati sopra piattelli di legno ben mondi, sicchè i due stranieri non disdegnarono gustarne.

Il lord Cancelliere, seduto sempre sopra un tronco d'albero ove si era collocato arrivando, mostrava desiderio di prolungare il colloquio, ma non sapea troppo sopra quale argomento condurlo.

„ Certamente è molto tempo che voi abitate in questo paese? „ Domandò egli alla vecchia dopo alcuni istanti di silenzio.

„ Sessant'anni circa, „ rispose Alisa, la quale, comunque con modi urbani e rispettosi parlasse al Lord, sembrava risoluta a contenere il suo dialogo fra i limiti delle risposte indispensabili alle interrogazioni che le verrebbero fatte.

„ Giudicandone dal vostro accento, continuò ser Guglielmo, voi non siete qui nata? „

„ Nacqui in Inghilterra, Milord. „

„ E ciò nonostante sembrate affezzionata a questi luoghi, come se fossero la vostra patria. „

„ In questi luoghi, Milord, ho bevuta la tazza delle consolazioni e delle tristezze che il Cielo mi avea predestinate. Qui ho vissuto venti anni col più tenero e meritevole di tutti i mariti; qui son divenuta madre di sei fanciulli, che mi furono soavi oggetti di sollecitudine, qui gli ho veduti morire, un dopo l'altro. Le loro ceneri stanno in quella cappella diroccata che potete vedere là in fondo. Non ho avuta altra patria sintanto che vissero. Non voglio averne altra dopo la loro morte. „

„ Ma la vostra casa è in uno stato ben tristo, disse il lord Cancelliere volgendo gli occhi alla capanna. Darò i miei ordini perchè sia risarcita. „

„ Oh! fatelo, padre mio, esclamò Lucia; quanto ve ne sarò grata! „

„ Quella capanna durerà sempre più di me, mia cara miss Asthon, disse la vecchia cieca, onde sarebbe fatica perduta il ripararla. „

„ Ma io so che avete alloggiato meglio altra volta, soggiunse Lucia; so che siete vissuta nell'agiatezza; e in questa età, vedervi ridotta a passare i giorni entro quella miserabil casupola!.. „

„ Per me è abbastanza buona, miss Asthon. Se ho potuto resistere a tutti i patimenti che ho sofferti io, a tutti quelli che ho veduti soffrire dagli altri, è segno che il Cielo mi ha conceduto forza di spirito e di corpo, oltre a quanta si potrebbe supporne in me, giunta a questi anni. „

„ Voi avrete veduto grandi cambiamenti su questo mondo, disse ser Guglielmo, ma la vostra esperienza vi avrà insegnato a starci preparata. „

„ Mi ha insegnato a starci rassegnata, Milord. „

„ Vi avrà anche fatto comprendere che il volger degli anni conduce per necessità le mutazioni. „

„ Oh sì! come comprendo che quel tronco d'albero, sul quale, o vicino al quale, vi state ora, andrà un giorno in polvere, o per una cagione, o per l'altra. Io però sperava che le mie orecchie non avrebbero udita la caduta dell'antico albero, dalla cui ombra era protetta la mia dimora. „

„ Non mi spiace l'udirvi tributare alcuni sospiri alla famiglia che possedea questo dominio prima di me. Certamente, avrete avute ragioni per esserle affezionata, e rispetto tale espansione di gratitudine. Farò dunque riparare convenevolmente la vostra casa, e spero che quando ci conosceremo meglio, saremo amici. „

„ In questa mia età non si fanno più nuovi amici, Milord; nondimeno vi ringrazio della vostra bontà; non me ne dimenticherò. Ma non manco di nulla, e non accetto benefizj da nessuno. „

„ Spero almeno che non ricuserete di passar qui il rimanente de' vostri giorni senza pagarmi verun affitto. „

„ Lo spero anch'io, disse la vecchia; perchè questo entra nei patti della vendita che vi ha fatta lord Ravenswood, benchè una circostanza di sì lieve conto possa esservi uscita della memoria. „

„ Di fatto, disse il lord Cancelliere, un po' scompigliato, credo di ricordarmene. Ah! lo vedo bene, siete troppo affezionata ai vostri vecchi amici per voler avere alcuna obbligazione al lor successore. „

 

„ Se non accetto le vostre offerte, o Milord, non vi sono per questo men grata, e vorrei provarvi questa mia gratitudine in tutt'altro modo che colla necessità in cui mi trovo di dirvi alcune cose che non vi ho dette ancora. „

Ser Guglielmo la guardò in aria attonita, ma senza interromperla.

„ Milord, continuò ella, pensate bene ai casi vostri, voi siete sull'orlo di un gran precipizio. „

„ Veramente? (sclamò il lord Cancelliere immaginandosi che la vecchia parlasse dello stato politico del paese). Avreste scoperto qualche cosa? Avreste udito discorrere di trame, di cospirazioni? „

„ No, Milord. Chi pensa a queste faccende, non chiama ne' suoi consigli i vecchi, i ciechi, o gl'infermi. Il suggerimento che devo darvi, è d'altra natura. Voi siete andato fuori dei limiti nella condotta che rispetto ai Ravenswood avete tenuta, o Milord: credetelo a me. Con questa famiglia, omai non potete avere bel giuoco, ed è sempre cosa pericolosa il cimentarsi cogli uomini dopo averli ridotti alla disperazione. „

„ Niente, niente! Disse ser Guglielmo: fra i Ravenswood e me ha deciso la legge, e se credono aver motivi di querelarsi contro di me, si volgano alla giustizia. „

„ Ma potrebbero pensare in un'altra maniera, e vedendo che questa giustizia non la possono ottenere, farsela da se medesimi. „

„ Che cosa intendete voi dire? sclamò il lord Cancelliere. Pensate forse il giovine Ravenswood capace di venire a qualche atto di personale violenza? „

„ Tolga Dio ch'io pensi così! egli è franco e leale. Non si contano di lui cose che gli facciano disonore. Egli è nobile e generoso, potrei aggiugnere; ma è sempre un Ravenswood, e potrebbe aspettare e ritrovare l'istante. Ricordatevi del destino di ser Giorgio Lockart2. „

Non potè starsi dall'abbrividire il lord Cancelliere in udendo citarsi questo tragico avvenimento; ma di ciò non potendo accorgersi la vecchia cieca, continuò il suo discorso sul tuono medesimo.

„ Chiesley che commise quell'atto di violenza, era parente di lord Ravenswood. Io lo udii in una sala del castello, ove voi attualmente abitate, manifestare alla presenza di più testimonj, la risoluzione di vendicarsi del Presidente, come lo fece in appresso. Non potei in quell'istante tacere, benchè nel mio grado non mi convenisse il parlare. Voi divisate un'abbominazione, gli dissi, una abbominazione di cui renderete conto il dì del giudizio. Non dimenticherò mai l'occhiata che egli mi volse in rispondere: – ho anche altri conti da rendere, e gli unirò tutti insieme – . Con questo esempio adunque io posso ripetervi: guardatevi dal gravar troppo la mano sopra un uom disperato. Il sangue dei Chiesley scorre per le vene dei Ravenswood, e ne basta una stilla per accendere quello di Edgardo nello stato a cui l'avete condotto. Vel ripeto, pensate bene ai casi vostri. „

La vecchia cieca, o il facesse avvisatamente, o a caso, avea toccata la corda a proposito per suscitare spavento nel lord Cancelliere. L'espediente infame e tenebroso dell'assassinio, sì famigliare altre volte ai baroni scozzesi, era stato adoperato frequentemente anche nel secolo corrispondente a questo racconto, e la sete della vendetta si era tanto impadronita degli animi, che avea scemato l'orrore di un tale delitto; la qual cosa ser Guglielmo Asthon non ignorava, intantochè la coscienza dicevagli aver egli cagionati troppi mali alla famiglia di Ravenswood, per dover tutto paventare da un giovine impetuoso, massimamente in un paese ove, parzialmente amministrandosi la giustizia, le vie legittime per ottenerla, alla parte offesa divenivano inutili.

Si sforzava nondimeno per nascondere ad Alisa la tema che il comprendea, ma con sì poco buon esito, che la vecchia cieca non avea bisogno della sua accortezza per avvedersi della commozione in esso destatasi. Il suono della voce del gran Cancelliere era del tutto cambiato, allorchè le rispose, per pur rispondere qualche cosa, essere il sere di Ravenswood un uomo d'onore, e che per altra parte la punizione cui soggiacque Chiesley, poteva servire di avvertimento a chiunque sentisse la tentazione di erigersi da se medesimo in vendicatore d'ingiurie fantastiche. Dopo di che, surto in piedi prese per braccio la figlia ritirandosi senza aspettare risposta.

CAPITOLO IV

 
„ Sorte! al nemico mio dovrei la vita? „
 
Shakespeare.

Il lord Cancelliere camminò per circa un quarto di miglio senza articolare parola, e Lucia, timida per natura, ed educata in quelle idee di rispetto filiale, e d'assoluta obbedienza che instillate venivano a que' giorni negli animi della gioventù, non si facea lecito d'interrompere il corso delle meditazioni del padre.

„ Oh come sei pallida, o Lucia! „ le disse volgendosi a lei d'improvviso.

Seguendo sempre le idee di que' tempi che non permettevano ad una giovinetta il manifestare la propria opinione sopra una cosa di qualche entità, a meno che non le venisse richiesta, era obbligo di Lucia di non mostrarsi intesa del colloquio accaduto fra Alisa ed il padre; laonde diede per motivo della sua pallidezza il timore inspiratole da alcuni tori selvaggi che si vedeano in lontananza pascolare nel parco.

Questi animali discendeano dalle antiche mandre selvagge che abitavano le caledonie foreste; e i Nobili scozzesi si faceano una legge d'onore di conservarne qualcuno ne' vasti lor parchi. Vive ancora chi può ricordarsi di averne veduti ne' tre principali castelli della Scozia, ad Hamilton, a Drumlanrick, e a Cumbernauld. Così per la statura, come per la forza aveano tralignato dalla primitiva razza, se dobbiamo giudicarlo dalle vecchie cronache e dagli ossami di questi animali, che andiamo tuttavia scoprendo, o nello scavare la terra, o nel seccar le paludi. Perduto avendo in molta parte gli onori della lor cornatura, erano piccioli, d'un bianco sucido, o per meglio dir giallopallido, con corna ed unghie nere. Aveano nondimeno ritenuto un non so che della ferocità degli animali loro progenitori, ed era impossibile l'addimesticarli affatto, perchè mostravano assoluta avversione alla stirpe umana; avversione spesse volte fatale a chi si accostava ad essi con poca cautela. Senza dubbio, per quest'ultimo motivo, ne fu decretato lo sterminio ne' tre ultimi asili che lor rimanevano; perchè altrimenti si sarebbero forse conservati, come degni abitanti delle foreste della Scozia, e vivi monumenti della antichità. Dicesi nondimeno che se ne trovino alcuni nel parco del castello di Chillingham, situato nella contea di Nortumberlandia, e spettante al conte di Tankarwille. „

Alla vicinanza adunque di tre o quattro di questi animali, Lucia diede la colpa della commozione che aveano eccitata nel suo animo gli uditi discorsi. Ma in sostanza, ella non atterriva all'aspetto di quelle bestie, essendosi assuefatta da lungo tempo a vederne diportarsi nel parco. Oltrechè, l'educazione delle donzelle tal non era in que' giorni che ad ogni menoma occasione provassero palpitazioni di cuore e assalti convulsivi. Nondimeno non istette molto ad accorgersi che legittima in quell'istante sarebbe stata la ragion del temere.

Non appena Lucia ebbe risposto in tal guisa al padre che incominciava già a motteggiarla per questa pusillanimità. Un di que' tori, o lo movesse il color di scarlatto delle vesti di miss Asthon, o forse per uno di quegl'impeti di feroce capriccio che assalgono talvolta cotesti animali, si disgiunse dal drappello de' suoi compagni che pascolavano in distanza considerabile, facendosi avanti come per iscoprire chi fossero que' temerarj che ardivano mostrarsi ne' suoi dominj. Camminò da prima lentamente, si fermava a quando a quando per muggire, buttava in su colle zampe davanti la terra, ne sterpava colle corna le pianticelle, quasi aizzando se stesso, e cercando di eccitarsi al furore.

Il lord Cancelliere che avea considerate queste fazioni dell'animale e ne prevedea conseguenze pericolose, stretto sotto il proprio braccio quel della figlia, raddoppiò il passo per raggiungere un vicino boschetto, fra le piante del quale sperava trovare tal nascondiglio, che il toro non pensasse più ad essi. Ma a peggior partito non potea appigliarsi; perchè la bestia, fatta più ardita da questa dimostrazione di fuga, si diede ad inseguirli di gran galoppo; pericolo sì imminente, che avrebbe sconcertato il coraggio di un uomo anche più intrepido di ser Guglielmo. Pure, l'amor di padre essendo più forte in esso dello spavento, continuò a sostenere e a trarsi con se la figlia verso il boschetto; ma finalmente l'eccessivo spavento avendo tolta ogni forza a Lucia, cadde questa e rimase priva di moto ai piedi del padre. Non potendo più aiutare la figlia a fuggire, deliberò affrontare il pericolo, postosi coraggiosamente fra lei e l'infuriato animale, che già pochi passi era lontano da essi; ma oimè! il Cancelliere non era provveduto d'alcun'arma, perchè i suoi anni e l'indole grave e pacifica del suo ministerio lo dispensavano fin dal portare un coltello da caccia; che per tutt'altri, in que' giorni, sarebbe stata una specie di vergogna il non andarne muniti.

La vita dunque di lui e quella forse anche della figlia pareano sul punto di essere sagrificate al furore del toro, quando una palla d'archibuso sparato nel boschetto, ove ser Guglielmo divisava cercar rifugio, arrestò in mezzo al suo correre l'animale, colpito con tanta giustezza fra la spina e il cranio, che mentre una ferita fattagli in qualunque altra parte del corpo ne avrebbe anzi stimolata la rabbia, questa gli diede morte istantanea. Fece ancora un salto in avanti, piuttosto per continuato effetto dell'antecedente slancio che per sua volontà; poi subito cadde morto, tre passi lontano dal lord Cancelliere, mandando un orribil muggito, e fra le convulsioni della agonia.

Stava intanto Lucia stesa sul suolo priva di sensi, ed ignorando tuttavia il soccorso miracoloso sopraggiunto così a lei come a suo padre, stupefatto al punto di perderne i sensi egli stesso; tanto rapido si fu il passaggio dal timore di una morte crudele, e che parea inevitabile, alla certezza di essere egli e la diletta figlia salvati. Ei contemplava questo animale che, anche morto, inspirava terrore, con una specie di maraviglia muta e confusa, sì che nemmeno gli era permesso il discernere la serie delle cose in poco tempo avvenute; e avrebbe potuto supporre che un fulmine avesse atterrato il toro, se all'orlo del boschetto, e per traverso ai rami, non gli si fosse offerto un uomo armato di moschetto.

La qual vista avendogli schiarito lo stato delle cose, volse immantinente uno sguardo alla figlia pensando alla necessità di procurarle immediati soccorsi. Chiamò l'uomo che avea veduto, e che credè essere una delle sue guardie, ordinandogli di vegliare alla sicurezza di miss Asthon, mentre andava egli stesso in traccia di quanto occorreva per far che prestamente ella si riavesse. Avvicinatosi il cacciatore, ser Guglielmo si accorse essere questi uno straniero; ma agitato ed inquieto come era, non avea tempo di fermarsi in considerazioni a tale proposito; e vedendo nello sconosciuto un giovine più vigoroso di lui, gli accennò una vicina fonte, pregandolo a trasportare in riva ad essa la donzella; e pronunziate in fretta le sole parole necessarie ad esprimere una tale preghiera, corse ver la capanna di Alisa colla speranza di trovarvi le cose che più abbisognavano in quel momento.

Lo straniero sì opportunamente sopraggiunto, mostravasi disposto a non lasciare questa buona azione imperfetta; laonde rialzando Lucia, e presala fra le braccia, la portò per traverso al bosco, seguendo sentieri, giusta quanto appariva, ad esso notissimi, nè si fermò che dopo averla posta in sicuro sulla riva di una limpida fonte, detta la fontana della Sirena; fontana altra volta coperta da un bell'edifizio, ornato di tutti i fregi della gotica architettura, allora dai rottami di quest'edifizio sol cinta. Caduto erane il tetto, rovinate le mura, e la sorgente che zampillava di sotterra si apriva il varco fra le pietre, o le macerie postele intorno, formando indi un ruscello.

 

La tradizione pronta sempre, almeno nella Scozia, ad abbellire con una leggenda qualunque luogo che offra di per se stesso qualche vaghezza, attribuiva una origine alla particolare venerazione in cui tenuta era questa fontana. Un lord di Ravenswood, andando alla caccia, erasi scontrato in una avvenente ninfa, che, siccome Egeria, del cuore di questo secondo Numa s'impadronì. Mostratasegli più di una volta nello stesso luogo, e sempre dopo il tramonto del sole, colle grazie del suo spirito compiè una conquista, che le sue leggiadre forme aveano incominciata; tresca galante cui nuovi vezzi aggiunse il mistero. Comparendo ella, e sparendo ciascuna volta in vicinanza della fontana, l'amante Lord giudicò che fra la ninfa e quell'acque vi fosse qualche inesplicabile corrispondenza. Oltrechè, ella avea poste alcune condizioni a que' segreti abboccamenti. Non si vedea che una volta la settimana, in giorno di venerdì, e il Lord dovea ritirarsi appena la campana di un monastero situato a qualche distanza nella foresta, e del quale oggidì non si vedono nemmen le rovine, annunziava ai frati la mezza notte, ora canonica del mattutino.

Il confessore del barone di Ravenswood era il padre Zaccaria, priore dell'indicato monastero; il quale, partecipatagli dal suo penitente la tresca straordinaria, ne dedusse la conseguenza che questo tapino, accalappiato nelle reti del demonio, si stava in grande pericolo e corporale, e spirituale; ed enumerati con tutta la forza della rettorica monacale i suoi rischi al barone, gli dipinse con colori spaventosi la seducente Sirena da cui lasciato erasi abbacinare, asseverantemente definendola un'abitatrice de' regni bui. Avendolo con incredula ostinazione ascoltato l'amante, piuttosto per ispacciarsi dalle importunità del priore, che per convincimento, gli promise sottomettere ad una certa prova l'indole e l'essenza della donna del proprio cuore. Fu quindi pattuito fra il confessore e il penitente, che nel successivo venerdì, la campana del monastero non sonerebbe i segni del mattutino, perchè il padre Zaccaria pretendeva che il demonio ingannato da questa gherminella, dimenticherebbe l'ora in cui era solito a sparire, e mostrandosi agli occhi del Lord sotto la sua vera forma di figlio dell'inferno, svanirebbe indi, lasciando dietro di se un odor di zolfo e una luce di fiamma turchiniccia. Citò a sostegno della propria opinione il Malleus maleficarum, lo Sprengero ed altri dotti demonologisti. Raimondo di Ravenswood, acconsentì, il dicemmo, a questa esperienza, non senza qualche inquietudine sugli effetti che avrebbe avuti, benchè convinto che non sarebbero tali, quali il priore gli avea ad esso annunziati. Nel successivo venerdì, i due amanti convennero al loro ritrovo in riva alla fontana, nella solita ora, vale a dire dopo il tramonto del sole. Era il mese di giugno che ha le notti assai corte; le ore corsero velocemente, e la campana del mattutino non essendosi fatta sentire, l'avvenente ninfa non pensò a rammentare a Raimondo essere giunto il momento di separarsi. Non per questo, videsi nulla di cambiato nelle forme esterne della nostra ninfa. Ma appena il primo raggio dell'aurora la fece comprendere che le ore permesse al diletto erano già trascorse, strapparsi dalle braccia dell'amante, dirgli per sempre addio, mettere un grido di disperazione, precipitarsi nella fontana, sparire, furono un solo istante.

Alcune gocce di sangue che sulla superficie dell'acqua allor si mostrarono, indussero lo sfortunato barone a pensare che la sua indiscreta curiosità avesse dato morte alla persona da lui amata, qualunque poi la natura dell'ente misterioso si fosse. Ben furono, due ore dopo, fatte per suo ordine accurate indagini sino al fondo di quella fontana, ma non apparve alcun'orma di colei che egli avea veduto co' proprj occhi lanciarsi lì dentro. I rimorsi prodotti in lui dall'avvenimento fatale, e la rimembranza de' pregi della donna che tanto amò, convertirono in inferno il rimanente della sua vita, che perdè, alcuni mesi dopo la battaglia di Flodden. Ma pensò prima della morte ad impedire che le acque di questa fontana venissero profanate o imbrattate, onde la fe' circondare dell'edificio di cui vedeansi ancora gli avanzi su quella riva. Da quel tempo, dicesi, incominciarono ad andar male le cose per la famiglia di Ravenswood.

Così era la leggenda generalmente adottata. Nondimeno alcuni, i quali voleano darsi aria di essere più saggi degli altri, pretendevano essere questa una lontana allusione al caso di una donna veramente amata da Raimondo di Ravenswood, e che questi preso da impeto di geloso furore trafisse in quel luogo; laonde non sarebbe stato maraviglia, se il sangue dell'uccisa si fosse mescolato all'acque della fontana. Altri volevano spiegare l'origine della novelletta, risalendo all'antica mitologia; certo è che generalmente credeasi fatale ai Ravenswood un tal sito, e per un discendente di questa famiglia il ber l'acque di quella fonte, o il solo avvicinarvisi erano cose di cattivo augurio, quanto il fossero per un Graham, il portar verdura, per un Bruce, l'ammazzare un ragno, per un Saint-Clair l'attraversare l'Ord in giorno di lunedì.

In questo sito adunque del mal augurio, Lucia, riacquistò i sensi dopo un lungo svenimento. Bella e pallida, quanto la naiade della leggenda avrà dovuto esserlo nel separarsi per sempre da Raimondo, si reggea contro un pezzo di quelle rovine, intanto che l'incognito cercava richiamarla ai sensi, spruzzandole il volto coll'acque della fontana.

Tornata in se medesima, si ricordò per prima cosa il pericolo in cui lasciato aveva, quando svenne, suo padre, e guardando spaventata attorno di se, e nol vedendo: „ Ove è egli? ov'è mio padre? „ esclamò, nè ebbe forza di articolare altre parole.

„ Ser Guglielmo è sano e salvo, le disse l'incognito. Non ha nulla da temere. Non vi angustiate. Fra pochi istanti lo rivedrete. „

„ Ne siete voi ben sicuro? disse Lucia; il toro non era lontano che dieci passi da noi. Non mi trattenete. Gli è d'uopo che cerchi mio padre. „

E si alzò pronunziando queste parole; ma tanto rifinite ne erano le forze, che lungi dal poter eseguire il suo divisamento, sarebbe ricaduta fra quelle rovine, a rischio di riportarne contusioni o ferite, se il vicino straniero non l'avesse sostenuta fra le sue braccia. Pur sembrava che nel prestarle tali soccorsi provasse una specie di ripugnanza, sentimento straordinario assai in un giovine, cui non par vero di trovarsi nell'occasione di rendere utili i suoi servigi ad un'avvenente donzella. In vece sarebbesi detto obbedir egli, a proprio malgrado, alle voci dell'umanità, e il lieve peso di una delicata giovinetta essere carico difficile da sopportarsi alle membra di lui, comunque robuste ed atletiche; perchè senza provar nè meno la tentazione di tenerla fra le sue braccia un istante di più di quanto era necessario, e non lasciarla cadere, la fe' adagiar sul murello da essa abbandonato dianzi, e arretrandosi alcuni passi, le disse:

„ Acchetatevi, madamigella; nulla di sinistro è accaduto a ser Guglielmo Asthon; lo vedrete qui fra un istante. Il destino lo ha salvato, in una guisa ben singolare. Ma voi siete molto debole; nè dovete pensare ad abbandonar questo luogo sinchè non abbiate chi vi assista meglio di me. „

Lucia, già riavutasi dal suo stordimento, guardò lo straniero con un poco più d'attenzione, e maravigliò in uno dei modi freddi e ritenuti che usava seco lei. Ella si conosceva abbastanza per sapere non esservi nel suo esterno alcuna cosa che potesse rendere esitante un uomo ad offerirle il braccio, in un momento che ella mostrava abbisognare di un tale soccorso; oltrechè, il giovane non dovea vedere in se stesso giusti motivi per paventare alla sua offerta un rifiuto. Un abito da caccia di panno verde, una parte del quale ascondeasi sotto grande mantello di colore oscuro, additava essere egli di un grado distinto. Benchè un largo cappello sormontato da una piuma nera, la cui cima veniva a ricadergli sul sopracciglio, non lasciasse vederne per intero i lineamenti, e quanto mostravasi d'essi fosse offuscato dalla malinconia, che il premeva, pur discerneasi che gentili erano e regolari. Lo stesso modo franco ed ingenuo di lui nel presentarsi, persuadea facilmente che la vivacità di cui mancava, doveva essere stata ammortita da qualche grave sventura o cordoglio; ma in sostanza, parea quasi impossibile il fisar gli sguardi sovr'esso senza provare un sentimento, misto di rispetto, di affezione ed anche di curiosità.

2Ser Giorgio Lockart, presidente del tribunale, fu nel 1689 ucciso con un colpo di pistola, nella strada High-Street in Edimburgo, da John Chiesley. L'uccisore venne trascinato ad un tale atto di vendetta dall'idea di essere stato trattato con ingiustizia da un decreto arbitrario del presidente, come lo confessò egli stesso, gloriandosi del commesso delitto. Preso, e giudicato dal prevosto di Edimburgo, soggiacque alla pena della forca, dopo essergli prima stata tagliata una mano, e costretto a tener nell'altra, durante l'esecuzione, la pistola, che fu strumento del suo misfatto. Tale avvenimento venne per lungo tempo citato come un clamoroso esempio di quanto i libri inglesi di giurisprudenza chiamano perfervidum genium Scotorum.